- Austin Young
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Austin Young (Tranimal, Fallen Fruit) è un artista multidisciplinare il cui stile caratteristico interpreta un linguaggio visivo sfumato di bellezza, cultura pop, storia dell’arte, arte popolare e trasgressiva esuberanza underground. Sia che lavori con modalità fotografiche e video di ritrattistica performativa, sia che si impegni in una visibilità assertiva per la cultura Queer, sia che sostenga una cultura di condivisione delle risorse a livello comunitario attraverso il prisma letterale e metaforico degli alberi da frutto pubblici, l’interesse di Young è quello di illustrare le qualità sublimi dell’umanità che ci fanno progredire.
Originario di Reno, Nevada, ha studiato alla Parsons School di Parigi e attualmente vive e lavora tra Los Angeles e Puerto Vallarta, Messico. Fin da giovane, Young ha inventato nuovi modi per integrare i suoi diversi interessi e le sue influenze eclettiche in una celebre carriera di creatore di immagini. La pratica di Young è cresciuta dalle basi della ritrattistica delle celebrità, che ritrae personaggi come Margaret Cho, Debbie Harry, Diamanda Galas, Leigh Bowery, Jackie Beat, Alaska Thunderfuck, Siouxsie Sioux e altri ancora, in modi che affrontano la personalità e l’identità al di là dei ruoli di genere e delle costrizioni sociali stereotipate, fino a pratiche espansive di impegno nella comunità, libri, performance e agricoltura urbana.
La famigerata serie Tranimal Workshop di Young (con Squeaky Blonde e Fade-Dra) è un’esperienza di metamorfosi radicale, che trasforma vittime consenzienti in una catena di montaggio di styling gender-bending. “Faccio ritratti di drag queen, transessuali e androgini dal 1985”, dice. “Sono attratto dagli spazi tra ciò che la società si aspetta e ciò che è reale. Che cos’è il genere? Cos’è la bellezza? Chi dovremmo essere e chi siamo in realtà?”.
Young è anche cofondatore di Fallen Fruit, un collettivo d’arte contemporanea che utilizza la frutta come materiale per i progetti, indagando sulle iper-qualità della collaborazione e, a suo modo, sfidando i paradigmi dominanti. Utilizzando l’arte come punto di partenza, il collettivo agisce direttamente per indagare l’oppressione culturale, economica ed etnica che circonda l’agricoltura frutticola pubblica e privata in funzione delle risorse e della storia coloniale. Oltre alla fotografia, ai video, alla cartografia, all’adozione di alberi e alle feste di marmellata, i parchi pubblici di frutta, da Del Aire a Downtown LA, e le opere d’arte decorativa, da Palermo a Londra, comprendono progetti d’arte pubblica, commissioni site specific e installazioni in musei, chiese, giardini, palazzi e luoghi di ritrovo su misura in tutto il mondo.
Che si tratti di creare ritratti trasgressivi, sgargianti e allegri, o di incoraggiare la proliferazione dell’accesso pubblico agli alberi da frutto, in un certo senso tutto il lavoro di Austin consiste nel trovare la bellezza e il piacere lungo i margini, avvicinando così i margini al centro.