Mercoledì 22 febbraio, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il catalogo della mostra Ciriaco Campus. Paesaggio 51, con una conversazione dal taglio multidisciplinare alla presenza dell’artista.
La mostra espone i più recenti lavori di Ciriaco Campus negli spazi della Gipsoteca della Galleria, in un dialogo di grande effetto con le bianche sculture in gesso della collezione museale: grandi tele inedite, superfici dense e rugose, grigie e nere, lavorate direttamente con le mani, su cui si addensano cenere e detriti, tracce di una catastrofe che sembra aver consumato ogni traccia di vita biologica e di presenza umana. Come manufatti rimasti troppo a lungo esposti alle intemperie, o come tracce carbonizzate di un incendio che ha dissolto ogni forma riconoscibile, i quadri di Ciriaco Campus materializzano la condizione di un paesaggio terrestre ormai inabitabile, deserto e sterile, forse effetto di una catastrofe ambientale, forse di una guerra nucleare che ha annientato il genere umano.
Da sempre al centro della ricerca artistica di Ciriaco Campus, l’indagine sulle contraddizioni del mondo contemporaneo e l’esplorazione dell’ambivalente posizione dell’artista, chiamato a testimoniare e insieme a partecipare agli eventi del proprio tempo. In questo senso, persegue un’opera multiforme che nel corso di ormai quattro decenni ha toccato di volta in volta limiti e possibilità di molteplici forme espressive, dalla pittura alla fotografia, dal disegno al video, spesso appropriandosi di immagini estratte dal flusso incessante dei media. La presentazione del catalogo sarà occasione per approfondire il lavoro di Campus e le dinamiche di questo suo personale confronto con l’attualità in relazione con la sua produzione artistica.
Il catalogo, realizzato grazie a Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, racchiude un testo di Stefano Chiodi e una conversazione dell’artista con Stefano Chiodi e Damiana Leoni.