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- ARS IN HERBIS
In occasione dell’anteprima della 60a edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Beatrice Burati Anderson è lieta di presentare la prima tappa del suo nuovo progetto, che si svolgerà per tutta la durata della Biennale.
Con il titolo ARS IN HERBIS, il progetto sviluppa, in chiave filosofica e poetica, il tema alchemico della trasformazione, visto attraverso l’arte degli erbari. ARS IN HERBIS è dedicato a Eliseo Burati (1924-1986), eminente figura di ricercatore, farmacista, erborista, umanista, alchimista e pioniere del ritorno alle terapie naturali in Italia fin dagli anni ’50. Parte del suo erbario personale sarà esposto in mostra in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
Diversi artisti e tecniche artistiche saranno esposti nei suggestivi spazi delle due gallerie nel corso dei prossimi mesi, seguendo un viaggio in cinque tappe attraverso i diversi stati della materia e dell’esistenza.
Il primo passo, EMANATIO, evoca l’emanazione sottile e misteriosa che costituisce l’“aura” della forma materiale e che le sopravvive per un certo tempo.
IMPRESSIO ha a che fare sia con il mezzo fotografico sia con la sensazione (probabilmente veicolata dalla luce) che abbiamo di ogni creatura vivente.
DISSOLUTIO è il preludio all’astrazione, dove la forma si sgretola, per essere poi ricomposta seguendo logiche diverse da quelle letterali.
DISTILLATIO è l’arte di estrarre l’essenza stessa, e si riferisce a un procedimento alchemico e anche alla poesia.
INCARNATIO chiude il cerchio riportandoci alla forma, con tutta la sua incantevole ed esplosiva molteplicità di forme, colori, dimensioni e meraviglie sensoriali.
Perfetta espressione di EMANATIO, l’opera in mostra di ANDREA FOGLI, ERBARIO PLANETARIO, è una serie di disegni realizzati con polvere di pastello blu. Si tratta di una sorta di “impronte celesti” realizzate dall’artista utilizzando piante vere raccolte dal 2017, durante diverse passeggiate in luoghi naturali particolarmente significativi, come il Monte Verità, la Fondazione Baruchello, Piantagione Paradise, Cazalla de la Sierra, Oberammergau o Norcia, permettendoci di entrare in relazione con l’essenza più sottile sia delle piante che dei loro luoghi d’origine.